Le notifiche di Alert Sismico del SAP – Servizio di Allerta Pre-Sismica diramate dall’App EqForecast spesso arrivano, anche se poi non c’è stato terremoto. Questi falsi alert possono essere rassicuranti sulla bontà del modello e dell’Applicativo? Io credo di sì e spiego perché.
I falsi allarmi, come ho scritto spesso, ci saranno sempre, finché utilizzeremo un algoritmo esclusivamente astronomico. Però c’è da considerare che l’azione gravitazionale astronomica è ritenuta la CAUSA NECESSARIA delle maree crostali (vedi qui bibliografia) e quindi dei terremoti, e non un semplice effetto secondario, esattamente come l’azione luni-solare per le maree marine. Quindi vale la pena di approfondire questo aspetto e lo stiamo facendo.
Non avendo infatti alcun rilevatore della situazione sul terreno, si possono solo fare ipotesi statistiche e deterministiche delle azioni gravitazionale di pianeti, che colpiscono più punti e non uno solo sul terreno.
Può succedere infatti, ad esempio, che la forza gravitazionale sia più forte nel punto geografico A rispetto ai punti B e maggiore in B rispetto al punto C, ma che il sisma avvenga in C. Perché avviene questo? Chiaramente perché la faglia del punto C in quel momento era più sensibile, per questioni puramente endogene e di storicità della faglia stessa, rispetto ad A e B, pur avendo la faglie A e B un maggior influsso gravitazionale in quel momento.
Come risolvere questo problema dei falsi allarmi? Chiaramente dovendo allertare più zone geografiche contemporaneamente, il sistema potrebbe rivelarsi poco efficiente.
In realtà, il numero di falsi allarmi e di zone geografiche richiamate ogni volta è drasticamente diminuito man mano che siamo andati avanti con la ricerca nel corso degli ultimi mesi e anni. Contiamo di ridurli ulteriormente nel corso del tempo usando esclusivamente il metodo del modello astronomico.
Attualmente vengono chiamate circa dalle sei alle nove zone di raggio di 30 km ciascuna per ogni Alert diramato per un totale di circa 8-9 giorni all’anno per le magnitudo maggiori di M4.7: in pratica per il 3% del tempo di vita di una persona, il che lo riteniamo sostenibile, anche perché nell’85% dei casi sperimentali condotti in laboratorio è in quel 3% del tempo allertato dal SAP che tutti i terremoti in passato si sono verificati.
Conteremmo di ridurre i falsi allarmi nel futuro utilizzando metodi paralleli di rilevamento, come il magnetismo, la rilevazione algoritmica online di segnali naturali e magari, perché no, l’aiuto dei geologi e della rete dei sismografi.
Questi ultimi due elementi, sono però gestiti da soggetti ed istituzioni refrattarie completamente al metodo da noi utilizzato astronomico, e quindi è difficile il dialogo, almeno in questo momento.
I Mancati alert
Per quanto riguarda i mancati allarmi, per i sismi maggiori di quattro Richter attualmente siamo a circa il 10-15%, quindi una percentuale ritenuta abbastanza tollerabile per poter considerare la ricerca valida.
Le scuole di pensiero sui falsi allarmi sono due, principalmente:
– La prima, sostiene che diramare allarmi rivolti alla popolazione (anche se corretti) senza la mediazione degli enti competenti (es. protezione civile, polizia ecc.) è un reato penale grave con la possibilità anche che qualcuno possa richiedere risarcimenti in sede civile.
– La seconda, dice che è meglio ricevere un po’ di falsi allarmi, per provare eventualmente a salvare vite, la volta che capita veramente: come accadde con il nostro avvertimento pre-sismico che salvò 12 vite umane (come ancora ricordano alcune fonti di stampa, tra il serio e il faceto), uscite di casa per aver ricevuto l’alert 2 ore prima del crollo della loro casa quel tremendo 26.10.2016 h. 17:30 UTC a Castelsantangelo sul Nera e dintorni.
A suffragare la seconda tesi c’è almeno una motivazione generale: è meglio limitarsi a ricevere false rassicurazioni (“fondate, perché diramate dalle Autorità”) dallo Stato ed avere 309 vittime (l’Aquila, 2009), oppure è meglio tentare di dare credito ANCHE (non solo, ma anche!) ad EqForecast, uno strumento in più a disposizione che promette un’affidabilità maggiore dell’85% (cioè allerta correttamente per 8,5 terremoti forti su 10)?
La prima delle due tesi infatti cozza inevitabilmente con la sentenza del Tribunale de l’Aquila, relativamente al terremoto del 2009 ed alla condanna alle dichiarazioni di De Bernardinis – Commissione Grandi Rischi, che rassicurò la popolazione affermando che “lo sciame in corso si collocava in una fenomenologia senz’altro normale dal punto di vista dei fenomeni sismici che ci si dovevano aspettare, che non vi era pericolo, e che la situazione era favorevole perché era in atto uno scarico di energia continuo» (p. 233 e s.) sentenza della (Corte d’Appello dell’Aquila, sent. 10 novembre 2014 (dep. 6 febbraio 2015), n. 3317). Poi ci fu la scossa e 309 morti.
Chi non ricorda infatti la vicenda delle allerte mancate per il terremoto dell’Aquila del 2009 ed i processi che coinvolsero il ricercatore Giampaolo Giuliani, che fu l’unico ad allertare più volte la Protezione Civile dell’imminente possibile scossa, mentre la Commissione Grandi Rischi e la Protezione Civile non solo non allertarono, ma anzi rassicurarono la popolazione? Infatti l’unico condannato nel processo che seguì fu proprio De Bernardinis!
Contro la prima tesi, ed a favore della seconda però si può andare anche in punta di Diritto: io porto infatti la bandiera del diritto di espressione e informazione, sia attivo che passivo – ossia sia di chi informa, che di chi viene informato – che è costituzionalmente garantito ed espressamente prescinde dall’ingerenza pubblica, nonché espressamente previsto dall’Art. 11 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea:
“Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione.
Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà
di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza
che vi possa essere ingerenza da parte delle
autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.”
Infatti, in realtà gli utenti che ricevono queste allerte vogliono essere informati e firmano il consenso e sono coscienti ed informati che si tratta di una Ricerca non ancora “ufficiale”, non “dello Stato”.
Altresì, il diritto di fare libera Ricerca è previsto dall’art. 33 della nostra Costituzione:
“L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”
Gli abbonati al Servizio di Allerta Pre-sismica sono consapevoli che si tratta di un App che poggia al momento su una Ricerca di Base e non su dati ufficiali dello Stato: accettano la cosa prima di affidarsi e comunque si tratta di alcune decine di migliaia di persone, che oramai è da più di 5 anni che ci seguono.
Cioè voglio dire che per salvare delle vite umane, se non ci pensa lo Stato ci pensiamo noi cittadini da soli, e appunto lo stiamo facendo con il Servizio di Allerta Pre-Sismica!
Continuiamo quindi a darci fiducia e portiamo avanti tutti insieme il nostro Servizio di Allerta Pre-Sismica!
COME CONOSCERE SE LA VOSTRA LOCALITÀ È A RISCHIO SISMICO IN 8 PASSI.
Leggi questo articolo per capire velocemente come consultare l’App e in pochi istanti capire se la tua località è a rischio, per quanto tempo e per quale magnitudo,
Come scaricare l’App EqForecast
EQForecast in Google Play Store, clicca QUI.
EQForecast in Apple store, clicca QUI.
Vedi qui Listino delle funzioni e degli abbonamenti*.
*Nota: Qualunque abbonamento è in prova gratis per 1 mese e potete sempre disdirlo se non piace.
Guida ai primi passi all’uso dell’App EqForecast, clicca QUI
Un caro saluto.
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Avvertenza
Queste previsioni di rischio sismico costituiscono solo delle ipotesi pseudo-scientifiche, derivanti da un modello teorico sul LIVELLO DI RISCHIO SISMICO troppo giovane per essere comprovato al 100%. Questi bollettini hanno un intento soprattutto DIDATTICO, cioè rendere consapevoli le persone delle possibilità del modello gravitazionale di poter prevedere i terremoti e di poter calcolare da sé autonomamente il rischio sismico. Queste previsioni non intendono sostituirsi alle CORRETTE PRATICHE DI PREVENZIONE per sé e per la propria famiglia diramate dalle preposte Autorità governative.”
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Stefano Calandra.
©EqForecast Earthquakes Forecast – The Gravitational Theory.
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