Il terremoto di magnitudo Mw 5.5 del 09-11-2022 ore 06:07:25 (UTC) avvenuto nella Costa Marchigiana Pesarese (Pesaro Urbino) a pochi km dalla costa abitata del Pesarese ha giustamente fatto porre il quesito: “ma perché non mi è arrivata la notifica di pre-allerta per questo terremoto”?
Domanda legittima, la cui risposta ha una motivazione tecnica complessa, che cerco di riassumere in queste breve articolo.
Questo terremoto è accaduto in mare, per questo l’app EqForecast non ha inviato la notifica.
Il modello EqForecast non può pre-allertare un utente per un terremoto in mare perché la notifica di pre-allerta che arriva agli utenti abbonati al servizio di Pre-allerta sismica è frutto di un algoritmo geolocalizzato chiamato “allerta pre-sismica del rischio reale astronomico (ARR)“, che ha bisogno di avere nella sua “pancia” tutti i dati del sismografo INGV non da soli, ma come correlazione dei terremoti avvenuti con ciascuna posizione planetaria degli ultimi 35 anni minuto per minuto: un database enorme.
Ma il sismografo INGV per ovvie ragioni economiche e tecniche non ha una rete capillare di sismografi in mare, e quindi non disponiamo del dato storico necessario a creare la notifica di pre-allerta sismica marina.
In realtà il modello fornisce la pre-allerta con l’algoritmo ARR anche per i sismi in mare qualche volta, ma solo se essi sono individuati da terremoti storici in terra, magari sulla vicina costa. Ma ciò non è detto che accada, e per questo terremoto al largo delle coste di Pesaro infatti non è accaduto.
Oltre a questo primo algoritmo ne abbiamo un secondo, visibile per utente nella pagina della cosiddetta “Timeline di allerta pre-sismica”.
La Timeline di allerta pre-sismica che trovate nell’App EqForecast in Menu –>Timeline fornisce invece il rischio teorico astronomico (ATR). L’ATR è il rischio sismico che il modello fornisce con un algoritmo per Tempo e Magnitudo dei terremoti attesi. Vale sempre per terremoti sia in terra, sia in mare, perché le cause astronomiche sono le stesse. Ma per il mare vale solo per il tempo del sisma, non per la previsione di magnitudo.
Anche questo algoritmo è costruito su dati storici di terra provenienti dal sismografo INGV dei terremoti trascorsi e correlati alle posizioni planetarie, in una storia statistica molto lunga che va dal 1600 d.C. ai giorni nostri.
COME SI GENERA L’ALERT SISMICO SULL’APP EQFORECAST.
La notifica dell’alert sismici agli utenti funziona così: in un determinato intervallo temporale il modello registra un aumento delle forze gravitazionali (a) (rischio teorico astronomico – ATR) e attende la risposta di consenso del sismografo INGV, che di solito ci segnala alcuni sismi di una magnitudo minima fissata in una sequenza (a noi) nota (b), a breve tempo l’uno dall’altro (allerta pre-sismica del rischio reale astronomico – ARR).
Quando questa risposta di consenso dal sismografo arriva, il robot vede se contemporaneamente (c) trova terremoti localizzati in punti vicini a quelli che in passato avevano visto qualche terremoto significativo, a parità di posizione dei pianeti del Sistema Solare rispetto al momento attuale. Se (b) conferma (a) allora il software registra questa risposta del sismografo come un innesco sismico per un sisma più forte.
Tempo e Luogo del terremoto previsto sono spiegati da (a), (b) e (c). Manca la magnitudo attesa, che è stimata in base ad un algoritmo (d) che calcola le frequenze di terremoti classificati in fasce di magnitudo, raccolte in un altro grande database di terremoti storici già avvenuti, a parità di posizione dei pianeti del Sistema Solare rispetto al momento attuale.
Quando il software ha raccolto i consensi (a), (b) e (c) e aggiunge il valore dell’algoritmo (d) a quel punto all’utente abbonato al servizio di pre-allerta sismica del’APP arriva la notifica pre-sismica, con tutti i dati: tempo, luogo e magnitudo del sisma atteso.
Sopra, vedete un fac-simile della Timeline di novembre 2022, che aveva ben preso quel terremoto in mare, come tempo, ma non come magnitudo: la magnitudo massima prevista per la terra era M4.3.
La Timeline fornisce un rischio astronomico, che riguarda indifferentemente i sismi in mare o in terra, ma non prevede per il mare la corretta magnitudo, ma solo il tempo.
La Timeline di allerta pre-sismica che trovate nell’App EqForecast in Menu –>Timeline come detto fornisce il rischio teorico astronomico (ATR), che per essere effettivo deve avere il consenso del sismografo INGV, trasformandosi in allerta pre-sismica del rischio reale astronomico (ARR), mediante notifica di allerta pre-sismica per la vostra località e semaforo rosso che arriva sul vostro telefonino.
La “mappa Visione Nazionale” di previsione degli epicentri dinamici delle prossime 6 ore.
Ricordo infine che l’epicentro del terremoto atteso, allo stato attuale delle conoscenze è possibile saperlo solo per le prossime 6 ore dal tempo presente, grazie alle mappe “visione utente” e “visione nazionale” che gli abbonati al servizio di pre-allerta sismica trovano nella home dell’App: vedi figura sotto.
Per conoscere le zone rischio delle prossime 6 ore (in real time, sempre aggiornata ogni 5 minuti) avete quindi sempre disponibile questa mappa visione nazionale.
Quando entrate avete tre Mappe a disposizione: prendete la terza, quella delle sei ore successive. Questo è il massimo a cui riusciamo ad arrivare con la tecnologia di oggi per quanto riguarda le zone epicentrali attese nel breve termine.
Tuttavia è da tempo che il geologo italiano Giulio Riga lavora per cercare di fornire le zone epicentrali previste del prossimo forte terremoto, ma nemmeno lui è in grado di dire qual è la zona epicentrale esatta. Per dirla tutta: nessuno al mondo, a parte il nostro team e il geologo Riga, è attualmente in grado di dire nulla dell’epicentro, tempo e magnitudo del prossimo terremoto! Siamo più avanti di tutti, ma i limiti sono questi.
Nella home dell’app gli abbonati al servizio di pre-allerta sismica trovano anche il tempo di allerta residuo, fuori dal quale si può stare relativamente molto più tranquilli.
IL SERVIZIO DI PRE-ALLERTA SISMICA PER GLI ABBONATI: L’APP EQFORECAST.
Il servizio di pre-allerta sismica dell’ App ©EqForecast è su abbonamento:
EQForecast in Google Play Store, clicca QUI.
EQForecast in Apple store, clicca QUI.
1 mese gratuito, con possibilità di disdetta quando si vuole: prova l’abb. BASE o PRO per 1 mese! Potete disdire quando volete, se non piace.
Le notifiche di pre-allerta sismica sono riservate agli abbonati al servizio. Una volta registrati, per godere pienamente delle utilità e ricevere gli alert sonori, bisogna sottoscrivere l’abb. BASE + notifiche o l’abb. PRO (qualunque abbonamento è in prova gratis per 1 mese e potete disdirlo se non piace). Altrimenti, con l’abb. BASE gratuito avrete comunque la possibilità di consultare l’evoluzione degli alert sismici visualizzati sul device, ma solo nelle due dimensione del Quando e della magnitudo massima attesa, NON del luogo.
Gli utenti con abb. PRO dell’app hanno il vantaggio di poter visionare gli epicentri a rischio sismico delle prossime 6 ore nella mappa “Visione Nazionale” nella home dell’app stessa, quindi con buon anticipo, in caso di arrivo di una notifica di alert sismico! Si vedano qui sotto in esempio due mappe “visione utente” e “visione nazionale” del rischio sismico, che riportano, rispettivamente, i luoghi epicentrali del sisma atteso vicini alla propria località selezionata dall’utente in tempo reale e quelli attesi nelle prossime 6 ore.
Qui [https://youtu.be/rrAdRndXV3A] trovate il video tutorial che vi permette di capirne meglio il funzionamento.
Disponibili anche i due canali Twitter http://twitter.com/eqforecast e Telegram https://t.me/eqforecast (cliccate su “Unisciti” per Telegram e “Segui” per Twitter, una volta entrati nel canale): in questo caso riceverete alert non automatici e non dedicati alla vostra zona, ma generali e nazionali.
Un caro saluto.
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Avvertenza
Queste previsioni di rischio sismico costituiscono solo delle ipotesi pseudo-scientifiche, derivanti da un modello teorico sul LIVELLO DI RISCHIO SISMICO troppo giovane per essere comprovato al 100%. Questi bollettini hanno un intento soprattutto DIDATTICO, cioè rendere consapevoli le persone delle possibilità del modello gravitazionale di poter prevedere i terremoti e di poter calcolare da sé autonomamente il rischio sismico. Queste previsioni non intendono sostituirsi alle CORRETTE PRATICHE DI PREVENZIONE per sé e per la propria famiglia diramate dalle preposte Autorità governative.”
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Stefano Calandra.
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