COME SI GENERA L’ALERT SISMICO SULL’APP EQFORECAST. LA TIMELINE DEL RISCHIO SISMICO.

La Timeline di allerta pre-sismica che trovate nell’App EqForecast in Menu –>Timeline è disponibile per gli abbonati al Servizio di Allerta Pre-Sismica (SAP) e fornisce il rischio sismico teorico astronomico (ATR) per l’Italia dei prossimi 15 giorni.

COME SI GENERA L’ALERT SISMICO SULL’APP EQFORECAST.

La notifica dell’alert sismici agli utenti funziona così: in un determinato intervallo temporale il modello registra un aumento delle forze gravitazionali (a), rischio teorico astronomico – ATR rappresentato dalla Timeline in Menu –> Timeline dell’App EqForecast e attende la risposta di consenso del sismografo INGV, che di solito ci segnala alcuni sismi di una magnitudo minima fissata in una sequenza (a noi) nota (b), a breve tempo l’uno dall’altro (allerta pre-sismica del rischio reale astronomico – ARR).

Quando questa risposta di consenso dal sismografo arriva, il robot vede se contemporaneamente (c) trova terremoti localizzati in punti vicini a quelli che in passato avevano visto qualche terremoto significativo, a parità di posizione dei pianeti del Sistema Solare rispetto al momento attuale. Se (b) conferma (a) allora il software registra questa risposta del sismografo come un innesco sismico per un sisma più forte.

Tempo e Luogo del terremoto previsto sono spiegati da (a), (b) e (c). Manca la magnitudo attesa, che è stimata in base ad un algoritmo (d) che calcola le frequenze di terremoti classificati in fasce di magnitudo, raccolte in un altro grande database di terremoti storici già avvenuti, a parità di posizione dei pianeti del Sistema Solare rispetto al momento attuale.

Quando il software ha raccolto i consensi (a), (b) e (c) e aggiunge il valore dell’algoritmo (d) a quel punto all’utente abbonato al servizio di pre-allerta sismica del’APP arriva la notifica pre-sismica, con tutti i dati: tempo, luogo e magnitudo del sisma atteso.

Il Sismografo INGV e l’algoritmo di “allerta pre-sismica del rischio reale astronomico (ARR)

Il servizio di allerta pre-sismica di EqForecast è frutto di un algoritmo geolocalizzato chiamato “allerta pre-sismica del rischio reale astronomico (ARR)“, che ha bisogno di avere nella sua “pancia” tutti i dati del sismografo INGV non da soli, ma come correlazione dei terremoti avvenuti con ciascuna posizione planetaria degli ultimi 35 anni minuto per minuto: un database enorme.

Nota: il sismografo INGV per ovvie ragioni economiche e tecniche non ha una rete capillare di sismografi in mare, e quindi non disponiamo del dato storico necessario a creare la notifica di pre-allerta sismica in mare.

In realtà il modello fornisce la pre-allerta con l’algoritmo ARR anche per i sismi in mare qualche volta, ma solo se essi sono individuati da terremoti storici in terra, magari sulla vicina costa. Ma ciò non è detto che accada, e per questo terremoto al largo delle coste di Pesaro infatti non è accaduto.

La Timeline e l’algoritmo del rischio teorico astronomico (ATR)

Oltre a questo primo algoritmo ne abbiamo un secondo, visibile per utente nella pagina della cosiddetta “Timeline di allerta pre-sismica”.

La Timeline di allerta pre-sismica che trovate nell’App EqForecast in Menu –>Timeline fornisce invece il rischio teorico astronomico (ATR). L’ATR è il rischio sismico che il modello fornisce con un algoritmo per Tempo e Magnitudo dei terremoti attesi. Vale sempre per terremoti sia in terra, sia in mare, perché le cause astronomiche sono le stesse. Ma per il mare vale solo per il tempo del sisma, non per la previsione di magnitudo.

Anche questo algoritmo è costruito su dati storici di terra provenienti dal sismografo INGV dei terremoti trascorsi e correlati alle posizioni planetarie, in una storia statistica molto lunga che va dal 1600 d.C. ai giorni nostri.

Come dimostrato dalla Timeline del rischio sismico del passato, generalmente i terremoti più forti accadono ai bordi della Timeline stessa, dove le forze gravitazionali “sbalzano” da un tempo di stabilità ad un tempo meno stabile: è lì che le forze mareali verticali planetarie e del Sistema Lunisolare riescono per la maggior parte delle volte a smuovere la faglia ed innescare il sisma.

I tre algoritmi che informano la Timeline

La Timeline viene calcolata mediante l’utilizzo contemporaneo di tre algoritmi, che individuano il “Rischio Sismico Astronomico Teorico ATR:

1. “Luna in Risonanza durevole”: il primo algoritmo ha 2 componenti. La prima, indica il tempo in cui la Luna gioca un ruolo fondamentale, entrando la sua posizione astronomica nei confronti della Terra- per così dire – in “risonanza” con la posizione di tutti gli altri 7 pianeti del S.S. (escluso Plutone), cioè in una specie di “posizione di equilibrio angolare” (PEA), di forze per cui la media degli angoli totali che si voglia calcolare con la luna o senza la luna, rimane lo stesso valore al momento del sisma! La seconda componente, ci indica che quanto più questa risonanza dura nel tempo, maggiore è la forza esterna che innesca il terremoto.

2. “Oscillazione e stabilità” della posizione dei pianeti, del Sole e della Luna: il secondo algoritmo ci indica che i terremoti sono innescati sia da una stabilità duratura, che dal repentino sbalzo delle forze gravitazionali dei 9 astri del Sistema Solare rispetto alla Terra, esclusa la Luna. Lo sbalzo è il delta dei valori calcolati da un momento in cui il valore gravitazionale medio è molto stabile (o molto instabile), ad un successivo in cui non si registrano tali valori e tutto il sistema torna per così dire “in ordine sparso”, a causa del moto rotatorio della Terra e di rivoluzione di tutti gli astri intorno all’orbita solare.

3. “Sbalzi e stabilità degli angoli critici sottesi dai pianeti e del sole e Luna”: il terzo algoritmo, indica la presenza duratura o un repentino sbalzo di uno dei cosiddetti “angoli critici” n(90°/16) con n numero intero: questo numero è il valor medio degli angoli delle posizioni di tutti gli astri del S.S. visto da un Osservatore posto sulla Terra, presso la zona epicentrale potenziale. Sia la permanenza durevole oltre una certa soglia temporale, che il repentino sbalzo di questi valori angolari prima o dopo il tempo di stabilità durevole, sono quindi entrambe cause necessarie esterne di innesco di un terremoto.

Vedi anche:

Il team EqForecast.

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