Le previsioni sismiche dei nostri bollettini riguardano grosso modo quella porzione di territorio geografico del Mediterraneo che vedete inquadrato dalla cornice rossa in figura e che si riferisce alla posizione di un Osservatore astronomico posto in corrispondenza della località di Rieti: Lat. 42.7°/42.8°, Long. 13.23°.
Dalle evidenze sperimentali risulta che questa posizione fissa dell’Osservatore soddisfa sufficientemente le ipotesi dello studio, per i terremoti avvenuti in Italia e per un “Quadrante Geografico di Riferimento (QGR)” che può corrispondere approssimativamente alle latitudini e longitudini estreme dell’Italia, confini determinati dalla localizzazione dei 200 terremoti esaminati nel corso del progetto di Ricerca. Le coordinate geografiche si estendono approssimativamente dall’angolo superiore sinistro (Lat. 47.18°, Long. 06.80°) all’angolo inferiore destro (Lat. 36.66°, Long. 18.68°) del riquadro bordato di rosso.
Quindi, ad esempio, un discreto numero di terremoti avvenuti in parti della penisola balcanica sono inclusi nell’analisi e nei risultati del progetto di Ricerca.
Così come l’effetto mareale Luni-Solare effettivamente funziona su due punti diametralmente opposti della Terra, come afferma il generale modello teorico delle maree, anche il nostro modello gravitazionale ha dimostrato più volte di funzionare per terremoti accaduti agli antipodi del nostro QGR per l’Italia, come ad esempio per forti terremoti accaduti non lontano dalla Nuova Zelanda.
Il team EqForecast.