Previsione e Prevenzione sismica sono due facce della stessa medaglia!
Il Terremoto di magnitudo Mw 4.5 del 09-03-2023 ore 19:08:05 (UTC) in zona: 6 km E Umbertide (PG) è accaduto nella zona geografica n. 5 della mappa allegata della previsione delle zone sismiche creata con il modello della precessione dei nodi lunari (v. articolo DOI: 10.13140/RG.2.2.16867.02088)
Il riquadro blu della zona 5 l’ho creato adesso, ex novo: riguarda terremoti contrassegnati da stelline verdi, ossia terremoti tra il 1600 e il 1800 incluso, accaduti a cicli di 18,6 anni.
Le stelline rosse delle altre zone invece riguardano terremoti accaduti a cicli di 18,6 anni 1900 fino al 2020.
Questo solo per brevemente dimostrare che è possibile fornire delle indicazioni geografiche, a distanza anche di anni nel futuro, di dove colpiranno i prossimi forti terremoti, perché essi si ripetono con maggior frequenza in base alle posizioni della Luna rispetto alla Terra a cicli di 18,6 anni.
L’ansia da terremoto si può ridurre con la Prevenzione e la Previsione sismica.
Il rischio sismico può portare, prima ancora che morte e distruzione, una certa dose di stati di ansia nelle persone.
Una buona previsione sismica si può fare, ma spesso l’ansia non viene vinta da questo strumento, perché manca la consapevolezza della resistenza strutturale dell’abitazione, della scuola o della palazzina alle scosse sismiche, anche alle scosse sismiche previste.
Faccio un esempio semplice per capirci.
Un M4.5 atteso da una previsione sismica, che poi avviene, non causa crolli di case, ospedali e scuole: normalmente i danni sono molto leggeri, al massimo qualche crepa nei muri e qualche cornicione già pericolante può crollare.
Si veda a tal proposito le onde di scuotimento sismico generate nella ShakeMap allegata, dal terremoto di PG del 9.03.2023 di M4.5: le onde sismiche più pericolose, ossia le verdi, sono classificate come onde sismiche che possono generare danni molto lievi alle abitazioni.
Ma se la casa non ha standard costruttivi legati alla prevenzione sismica ed il suo abitante è consapevole del rischio sismico che corre: lo stato di ansia aumenta.
Viceversa può accadere anche che la casa non abbia standard costruttivi, ma il suo abitante non è consapevole di questo e del rischio sismico magari della sua zona. Non ha nemmeno a disposizione una valida previsione sismica: anche così lo stato di ansia aumenta.
In mancanza quindi di adeguati standard anti-sismici della propria casa, il fatto di conoscere il tempo, luogo e magnitudo del prossimo terremoto, se circoscritto ad un tempo relativamente breve, può forse contribuire a diminuire lo stato di ansia e di pericolo oggettivo.
Lo stato di ansia può diminuire di fronte ad una previsione sismica personalizzata (ed accreditata come vera!) che magari gli sta correttamente dicendo: “guarda che il rischio massimo è di M4.3 per questo mese e per la tua località sarà solo per le prossime sei ore poi torna la calma sismica.”
È quello che è ad esempio accaduto agli utenti abbonati al servizio di Allerta Pre-Sismica di EqForecast, in occasione del del terremoto del 9 marzo di 4.5 Richter vicino a Perugia.
Noi consigliamo di prendere le dovute precauzioni (esempio: uscire di casa) se e solo se per qualche ora è chiamato un rischio sismico ≥M4.3 dal Servizio SAP. Questo a nostro parere ha senso ed aumenta la consapevolezza del rischio sismico massimo che si correrà (come magnitudo soprattutto) e dovrebbe quindi giocare a favore di una diminuzione dello stato d’ansia.
Per la Previsione sismica c’è il Sistema di Allerta di Pre-Sismica SAP di EqForecast, vedi QUI
Ma lo stato di ansia e il grado di esposizione al rischio sismico di una persona si riducono ancor prima che con una buona previsione, soprattutto con un’ottima prevenzione sismica, attraverso interventi strutturali guidati da persone esperte. Su questo l’Italia ha un lunghissimo cammino ancora da fare!
Per la Prevenzione ci sono specialisti e occasioni di approfondimento, come il Convegno segnalato sopra nel titolo, dove parleranno persone che in Italia rappresentano i maggiori esperti della conoscenza sismica del Paese e della possibilità di fare un’adeguata prevenzione strutturale, tra i quali Alessandro Martelli e Carlo Doglioni.
Per la diretta di lunedì 13, questo è il link. Buona visione.
Scusate come fate a parlare di danni lievi? Io vivo sopra l’epicentro a Pierantonio e la maggior parte delle case anche ricostruite dopo la scossa del 1984 nella stessa zona con criteri anti sismici , non sono crollate, ma di certo non sono più agibili, le assicuro che non è crollato qualche cornicione già pericolante.
Non scherziamo e come ha detto un ingegnere della zona, non successa una strage perché le case sono tutte antisismiche.
Ma ora le case non sono più agibili